domenica 22 marzo 2020

                                                         

                             Nasir al-Din al-Tusi

           
Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī, febbraio 1201 – Baghdad26 giugno 1274è stato                              un astronomo e matematico persiano. Fu anche fisicochimicobiologofilosofoteologo, ma soprattutto uno studioso con approccio interdisciplinare, al servizio di Hülegü (Hulagu Khan). 

Vita:

Nacque nella antica città di Ṭūs, nelle regioni nord-orientali iraniche del Razavi Khorasan, in una famiglia presumibilmente smailita. Perdette il padre in giovane età e intraprese con impegno e serietà l'attività di studente e studioso. Da giovane si trasferì a Nishapur per studiare filosofia sotto la guida di Farīd al-Dīn al-ʿAṭṭār e matematica, grazie agli insegnamenti di Muḥammad Ḥaṣīb.
Successivamente si recò nel Quhistan per inserirsi nella comunità ismailita come novizio.
Ṭūsī si unì agli Assassini nella loro fortezza di Alamūt e fu coinvolto dall'invasione dei Mongoli assistendo al collasso del potere politico ismailita. In seguito a questo sconvolgimento politico, Ṭūsī passò al servizio del condottiero mongolo Hulagu Khan convincendolo a costruire un nuovo osservatorio astronomico a Maragheh che per secoli rimase il più importante centro di studi astronomici ; questo periodo fu molto produttivo, dato che Tusi scrisse approssimativamente centosessantacinque opere di argomenti vari, occupanti tutto lo scibile umano.

Opere principali:

I suoi lavori e le sue ricerche sono la prima esposizione completa del sistema di trigonometria piana e sferica. Le sue opere principali sono:
  • Tajrīd al-ʿaqāʾid – il suo principale lavoro sul Kalām (filosofia islamica scolastica).
  • al-Tadhkīra fī ʿilm al-hayʾa – un memoriale riguardante le scienze astronomiche.
  • Akhlāq-i Naṣīrī – un'opera che si occupa di etica.
  • al-Risāla al-astūrlābiya – un trattato sull'astrolabio.
  • Zīj-i Īlkhānī ("Tavole ilkhaniche") – un importante trattato di astronomia, completato nel 1272.
  • Sharḥ al-ishārāt ("Commento alle ishārāt [di Avicenna]"); testo di critica sulle opere di Avicenna.

Astronomia e geometria

Tusi convinse Hulegu a costruire un osservatorio astronomico per migliorare le conoscenze in materia. Iniziato nel 1259, il Rasad-e Khaneh fu costruito ad ovest di Maragheh, la capitale dell'Ilkhanato mongolo persiano. Grazie alle sue osservazioni, Tusi realizzò tabelle delle posizioni e dei movimenti planetari molto accurate e dette nome ad alcune stelle.
Il suo lavoro si può considerare uno dei più completi svolti fino al suo tempo e si dovette attendere almeno quello di Niccolò Copernico, per assistere a un ulteriore balzo in avanti nei modelli astronomici. Il lavoro e le teorie che elaborò Tusi possono essere paragonati a quelli dell'astronomo cinese Shen Kuo vissuto nell'XI secolo.
Per i suoi modelli astronomici, inventò una tecnica geometrica che prese il suo nome, in grado di generare moti lineari dalla somma dei moti circolari; con questa tecnica fu capace di rimpiazzare le equazioni tolemaiche, di calcolare il valore della precessione degli equinozi; inoltre perfezionò la tecnica di calcolo delle declinazioni e contribuì alla costruzione di alcuni strumenti astronomici, tra i quali l'astrolabio.
Tusi fu anche il primo a presentare osservazioni empiriche evidenzianti la rotazione terrestre, usando come parametro di riferimento la posizione delle comete. Le argomentazioni addotte da Tusi furono simili a quelle usate da Niccolò Copernico nel 1543 per spiegare la rotazione della terra.

Chimica e fisica

Nelle discipline della chimica e della fisica, Tusi elaborò una versione anticipatrice della legge della conservazione della massa; scrisse che un corpo è abile a cambiare e a trasformarsi, ma non a scomparire.
La legge della conversazione della massa:
è una legge fisica della meccanica classica, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier, che è il seguente:
«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»

Matematica

Tusi fu probabilmente il primo ad occuparsi di trigonometria come una disciplina separata dalla matematica, e nel suo trattato Trattato sui quadrilateri, fornì la prima esposizione completa di trigonometria sferica, riuscendo ad essere il primo ad elencare i sei distinti casi di un triangolo retto nella trigonometria sferica.
Nel suo trattato On the Sector Figure, formulò la famosa legge dei seni per i triangoli piani:
I suoi studi matematici approfondirono le leggi dei seni e delle tangenti relative ai triangoli oltre al calcolo delle radici dei numeri interi.






























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