lunedì 23 marzo 2020

                      REGIOMONTANO  


Regiomontano, pseudonio di Johannes Müller da Königsberg (Unfinden6 giugno 1436 – Roma6 luglio 1476), è stato un matematicoastronomo e astrologo tedesco.
Il cognome Müller gli derivò dall'esser figlio di un mugnaio, mentre Königsberg è il nome della cittadina vicino al piccolo villaggio di Unfinden, nella Bassa Franconia, dove nacque.
All'epoca era in uso latinizzare i nomi, pertanto fu tradotto letteralmente dal tedesco in Regio Montanus, in italiano RegiomontanoEbbe fama di matematico e astronomo prodigio fin dalla prima giovinezza; entrò all’Università di Lipsia a 11 anni per studiare dialettica, iSassonia. Tre anni dopo continuò gli studi in Austria, all'Alma Mater Rudolfina, l'Università di Vienna. Là divenne pupillo ed amico di Georg von PeurbachOttenne il Baccalaureato nel 1452, ma le regole imponevano di avere 21 anni per laurearsi e così ottenne la laurea solo nel 1457. Nello stesso anno fu assunto all’Università di Vienna come collaboratore di Peurbach e da questo imparò come le Tavole Alfonsine allora in uso fossero inadeguate. Osservarono insieme infatti che la posizione di Marte era di 2° spostata rispetto alle previsioni e anche un’eclisse di luna si verificò un’ora più tardi del previsto.

A Vienna tenne corsi sulla prospettiva, su Euclide e sulle Bucoliche di Virgilio, si occupò di matematica, astronomia e costruì molti strumenti, specialmente astrolabi. La sua collaborazione con Peurbach lo portò agli scritti di Nicola Cusano, che sostenevano la visione eliocentrica dell'Universo. Regiomontano rimase tuttavia un geocentrico, un seguace di Tolomeo. Dopo la morte di Peurbach egli continuò la traduzione dell'Almagesto di Tolomeo, che Peurbach aveva iniziato dietro suggerimento di Giovanni Bessarione. Dal 1461 al 1465 Regiomontano visse e lavorò nell'abitazione del cardinale Bessarione a Roma; qui scrisse il De Triangulis omnimodis (completato nel 1464 ma stampato nel 1533) e l'Epytoma in Almagesti Ptolemei (stampata nel 1496).
Uno dei vecchi libri che Regiomontanus aveva incontrato nel 1462 mentre si trovava a Venezia, era una copia incompleta di Diofanto s' Arithmetica . Scrisse al matematico Giovanni Bianchini l'11 febbraio 1464 dicendo che se fosse riuscito a trovare una copia completa avrebbe tradotto il testo greco. Era stato durante un viaggio a Ferrara che aveva incontrato Bianchini, che era stato amico di Peurbach . Regiomontano mai tradotto Diofanto s' Arithmetica e non ha mai trovato una versione completa. In effetti nessuno ha mai scoperto una versione completa, ma questa importante scoperta di Regiomontanus segna l'inizio dell'Arithmetica che si fa conoscere in Europa.
Regiomontanus diede importanti contributi alla trigonometria e all'astronomia. Abbiamo menzionato sopra l' Epitome dell'Almagesto che fu iniziato da Peurbach ma completato da Regiomontanus. It [ 1 ]: -
... ha contribuito all'attuale ricerca scientifica piuttosto che a una migliore comprensione del passato. Inoltre, l '"Epitome" non era una semplice traduzione compressa ... [ perché ] ha aggiunto osservazioni successive, calcoli rivisti e riflessioni critiche - uno dei quali ha rivelato che la teoria lunare di Tolomeo richiedeva che il diametro apparente della luna potesse variare in lunghezza molto più di quanto non faccia realmente. Questo brano nell'epitome, che fu stampato a Venezia, attirò l'attenzione di Copernico , allora studente all'Università di Bologna.
Nel Epitome Regiomontanus, rendendosi conto della necessità di un resoconto sistematico di trigonometria per il supporto di astronomia, ha promesso di scrivere un tale trattato. In effetti lo ha fatto e il suo libro De triangulis omnimodis (1464) è un resoconto sistematico dei metodi per risolvere i triangoli. Nell'introduzione scrive: -Tu, che desideri studiare cose grandiose e meravigliose, che ti chiedi del movimento delle stelle, devi leggere questi teoremi sui triangoli. ... Perché nessuno può bypassare la scienza dei triangoli e raggiungere una conoscenza soddisfacente delle stelle. ... Un nuovo studente non dovrebbe essere né spaventato né disperato. ... E dove un teorema può presentare qualche problema, può sempre guardare in basso verso gli esempi numerici di aiuto.
Regiomontano ha strutturato il suo lavoro in un modo simile a Euclide 's element.



                                                    Risultato immagini per de triangulos regiomontano
                                                                De triangulis planis et sphaericis libri

Il De Triangulis fu uno dei primi libri a presentare in Europa lo stato delle conoscenze del tempo sulla trigonometria, e ad includere liste di domande che richiamavano le nozioni presentate in ciascuno dei singoli capitoli. In esso egli scrisse:
"Coloro che intendono studiare queste magnifiche cose, e che si interrogano sul movimento delle stelle, devono leggere questi teoremi sui triangoli. La conoscenza di queste idee aprirà la porta ad alcuni problemi geometrici e a tutti quelli dell'astronomia." De triangulis è in cinque libri, il primo dei quali fornisce le definizioni di base: quantità, rapporto, uguaglianza, cerchi, archi, accordi e la funzione seno. Quindi fornisce un elenco degli assiomi che assumerà, seguito da 56 teoremi sulla geometria. Con il libro II lo studio della trigonometria inizia seriamente. Viene dichiarata la legge del seno (nella notazione moderna, non utilizzata da Regiomontanus, questo è a / sin A = b / sin B = c / sin C) e viene utilizzato per risolvere i triangoli. La formula per l'area di un triangolo in termini di due lati e l'angolo incluso appare ma non nella forma che ci si aspetterebbe. I libri III, IV e V trattano la trigonometria sferica che, ovviamente, è di grande importanza in astronomia.
Nella Epytoma criticò la traduzione dell'Almagesto, indicandone le inesattezze. Più tardi Niccolò Copernico ricorderà quanto questo libro abbia influenzato il suo lavoro.
Nel 1467 Regiomontano lasciò Roma per lavorare alla corte di Mattia Corvino di Ungheria. Là egli lavorò al calcolo di tavole astronomiche complete ed alla costruzione di strumenti astronomici.
Nel 1471 si recò nella città libera di Norimberga, in Franconia, una delle più importanti città del Sacro Romano Impero per gli studi, l'editoria, le arti ed il commercio. Qui Regiomontano fu in stretto contatto con il mercante ed umanista Bernard Walther, che sponsorizzò le sue osservazioni astronomiche e la sua attività di stampatore. Regiomontano divenne famoso per aver costruito a Norimberga il primo osservatorio astronomico disponibile in Germania.
Nel 1472 pubblicò il primo libro di testo stampato di astronomia, le Theoricae Novae Planetarum scritto dal suo maestro Georg Von Peurbach.
Peurbach lavorò all'osservatorio di Gran Varadino (oggi Oradea) in Transilvania, il primo in Europa, e nella sua "Tabula Varadiensis" assunse che l'osservatorio di questa cittadina si trovasse proprio sul meridiano di riferimento terrestre.
Nel 1475 andò a Roma chiamato da Papa Sisto IV per lavorare alla riforma del calendario. Lungo il tragitto ebbe modo di pubblicare le sue effemeridi a Venezia. Il 6 luglio 1476 a Roma Regiomontano morì misteriosamente un mese dopo il suo quarantesimo compleanno. Alcuni sostengono che ciò fosse dipeso dalla peste, altri probabilmente più nel giusto, propendono per un assassinio.
Autore prolifico, Regiomontano fu noto a livello internazionale già nel corso della sua vita. Nonostante abbia concluso solo un quarto di ciò che si era prefisso di scrivere, egli lasciò ai posteri una imponente mole di lavoro. Domenico Maria Novara da Ferrara, il maestro di Niccolò Copernico, affermò che Regiomontano fosse stato suo insegnante.Regiomontano è anche conosciuto per aver costruito uno dei più celebri automi, l'«aquila di legno di Regiomontano», che volò dalla città di Königsberg per incontrare l'imperatore, salutarlo e tornare indietro.
Costruì inoltre una mosca di ferro della quale egli stesso ebbe a dire che ad una festa si fosse levata dalle sue mani, avesse volato in cerchio e fosse ritornata a lui.


Bibliografia e sitografia




Martina Furia

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